Albenga e il suo entroterra non sono solo il paradiso dei ciclisti su strada e dei triatleti, ma offrono anche percorsi stimolanti da percorrere in mountain bike, sentieri di trekking e trail running e spettacolari passeggiate panoramiche, per non dimenticare il Golf Club di Garlenda a soli 10 km da Albenga che dispone di 18 buche.
Qui segnaliamo soltanto la nostra passeggiata preferita, adatta anche ai non sportivi, ovvero il percorso storico panoramico della via Iulia Augusta che da Albenga conduce ad Alassio.
Il litorale di Albenga è lungo quasi un chilometro e mezzo è possiede sia spiagge libere sia attrezzate. Da Vico Navone a piedi il lungomare è raggiungibile in una decina di minuti.
Dal 1989 Riserva naturale regionale, l'isola che prende il nome dalle galline selvatiche che la popolavano in epoca romana, non è accessibile ai turisti per preservare l'integrità del suo prezioso ambiente incontaminato, ma sono numerose le compagnie private che nei mesi estivi organizzano escursioni giornaliere in battello con circumnavigazione dell'isola e l'accompagnamento di una guida turistica, o tour in barca a vela. Sono inoltre consentite le immersioni subacquee accompagnate dalle guide locali di diving center convenzionati. Da segnalare che l'avvistamento di cetacei nelle acque tra la spiaggia di Albenga e l'isola non è raro e potrebbe capitare di incontrarne qualcuno durante il tour. Per altre informazioni sulla Gallinara.
Da non perdere, secondo la loro stagionalità, i famosi "4 di Albenga": la zucchina trombetta, l'asparago violetto di Albenga, presidio slow food, il carciofo spinoso e il pomodoro cuore di bue. Ma anche i pregiati oli extravergini di oliva taggiasca (merita una visita il Museo Sommariva "Civiltà dell'Olio" a pochi passi da Vico Navone) e il vino Pigato tipico della Piana di Albenga.
La farinata di ceci (ottima da Puppo, in via Torlaro, sempre a pochi passi da Vico Navone), la cima, un piatto di tradizione antica composto da una tasca di vitello ripiena di verdura, carne e formaggio, cucita con ago e filo, le verdure ripiene (zucchine, melanzane, peperoni, cipolla), le trenette al pesto, il polpettone di patate e fagiolini e la famosa Pasqualina, torta salata ripiena di bietole o carciofi e ricotta, parmigiano e uova. E poi il baccalà fatto in mille modi, i ravioli di boraggine e quelli fatti con "U tuccu".
Per questo vi rimandiamo direttamente qui.
Tutto da scoprire anche l'entroterra di Albenga con i suoi ulivi centenari, vigneti e borghi medievali, in particolare Zuccarello, e Nasino. Da non perdere il Parco museale Rainer Kriester a Castellaro, frazione di Vendone, che su una collina con vista fino al mare ospita oltre 35 sculture dell'artista tedesco scomparso nel 2002 e che attira visitatori da tutto il mondo. Infine, una passeggiata nella Piana di Albenga alla scoperta delle coltivazioni delle piante in vaso (aromatiche, margherite, ciclamini, stelle di natale, crisantemi, lantane, ortensie, rose, gerani).